2013-04-03 11:15:27 GigaB:
2013-04-03 11:15:27 Eltos: As a result of settling your past debts, you can turn your bad credit to excellent credit and this can answer all your troubles. If you want take advantage of this loan option, then you must approach a mortgage broker to discuss your refinancing options. Good mortgage broker would also help you in cleaning your bad credit.
2013-04-03 11:15:27 Cris5: One of the first things you need to check when applying for home loans is the loan amount you can afford. People have different financial strengths hence the importance of settling for a loan that you can repay comfortably.
2013-04-03 11:15:27 GigaB: Socialblog scritto da geek.
2013-04-03 11:15:27 Giamini:
2013-04-03 11:15:27 Cacavale: Mortgage articles from Article Submission Directory - Easy Article Submit
2013-04-03 11:15:27 Kayne: A me sembra che tutto il ragionamento manchi il punto, ossia il punto non è l’euro, ma l’economia che va male.
Se tu mi dici che il prezzo della benzina è alto a causa delle accise io ti do ragione, ma passare di nuovo alla lira fa sparire le accise?
No, non è problema monetario, le accise le possiamo togliere anche adesso, passando alla lira pagheremo di più le materie prime e avremo cmq le accise.
L'economia va male, ma la moneta non c'entra niente? Non è che il cambio fisso non abbia permesso alle economie periferiche di recuperare competitività e, in assenza di trasferimenti (che sono 0,x % del PIL europeo), a mascherare la situazione e a mantenere i consumi dei paesi periferici, nei quali non si riusciva più a lavorare (perché i prezzi erano aumentati molto più velocemente che nel core, quindi i prodotti non erano più appetibili e non c'era un mercato della valuta a fare da stabilizzatore) era rimasta soltanto la finanza internazionale (soldi tedeschi per comprare prodotti tedeschi, ma anche per gonfiare bolle immobiliari, cercando il guadagno nel differenziale di tassi reali, prestando, da un paese a bassa inflazione ad uno ad alta inflazione, ma senza il rischio di cambio che ne deriverebbe in condizioni normali) e, nel 2008, fermata quella, i nodi sono venuti al pettine?
Per quanto riguarda il petrolio, era solo un esempio, intendevo dire che l'argomento delle materie prime importate (e soprattutto quello del petrolio) è debole, visto che, per il petrolio, il costo finale dipende pochissimo dal costo del greggio (il solo sul quale peserebbe direttamente la svalutazione) e che, mentre oggi non possiamo "togliere" le accise, visto che non sappiamo ancora come trovare i soldi per stare nei vincoli di bilancio imposti dall'Europa, con un'economia a scatafascio, fuori dall'Euro, avremmo pochi problemi ad abbassare di qualche centesimo le accise per recuperare i costi dati dalla svalutazione (visto che anche solo recuperando l'avanzo primario attuale e quello necessario per il Fiscal Compact, sbloccheremmo 60-80 miliardi e, comunque, la svalutazione ci farebbe ripartire a crescere e ci aiuterebbe ad allargare l'imponibile, rimettendo gente a lavorare).
Come dice Eichegreen in economia non è mai bello rifarsi alle spalle degli altri, se l’italia mollasse l’euro e deprezzasse per vendere di più è probabile che gli altri stati alzino dei dazi, non dico che sia certo, ma è un’ipotesi da considerare e da considerare attentamente.
Improbabile, visto che, ad esempio, la Germania compra semi-lavorati in Italia e che, comunque, l'economia europea è un sistema semichiuso (la stragrande maggioranza del commercio in europa è tra paesi europei) e i dazi sarebbero autolesionisti.
Poi come dicevo qualche commento sotto io incolpo gli stati per la situazione di neoliberismo attuale, i governi hanno “calato le braghe” (termine tecnico) con la deregulation e la colpa è tutta loro.
...
non sono stati colpi di stato, la gente li ha votati, ha votato i loro programmi volti alla massimizzazione del profitto per il singolo.
Io accuso loro, non i mercati, i emrcati fannoq uello ched evono fare gli stati dovrebbero metterci un freno, se non lo fanno la colpa è loro.
Qui ci sono vari punti da discutere, provo ad essere ordinato, anche se non prometto niente:
1 - "Non incolpo i mercati, incolpo i governanti", giustissimo, però, tornando su Europa ed Euro, questi governanti sono gli stessi che hanno votato i trattati europei (e sono, spesso, gli stessi che governano l'Europa oggi), che sono proprio stati scritti col neoliberismo in mente (è stato Maastricht a richiedere il divorzio delle banche centrali, a vietare il finanziamento monetario, anche se con qualche eccezione per la BuBa [strano..] e ad imporre la libera circolazione di capitali, sono i trattati europei ad imporre la concorrenza per forza e quindi di liberalizzare i servizi essenziali, sono i trattati europei a imporre il regolamento semplificato, o deregolamentazione se preferisci, alla tedesca per le banche..) e sono gli stessi che, quei trattati, 2 giorni dopo averli scritti hanno iniziato a disapplicarli (limite deficit sforato per primi da Francia e Germania, articolo sulla crescita armonica e orchestrata concordemente dagli stati infranto dalla Germania con l'Agenda 2010).
Giustamente non incolpo i mercati, che fanno quel che devono (e mettono in crisi forzature come unioni monetarie o accordi di cambio in aree valutarie fortemente subottimali), ma incolpo chi ha messo gli stati in mano ai mercati, cioè i governanti e ripudio tutto quel che hanno fatto basandosi su quei principi (e l'Europa economica è una di queste).
2 - "chi li ha votati", beh, secondo me un'elemento decisivo (forse il più importante) per la democrazia è l'informazione e se l'informazione propone un pensiero unico (quindi è di parte) l'elettore non ha tutte le colpe.
Quando l’euro è entrato in vigore e i prezzi sono saliti di chi è stata la colpa? Dell’euro o del fatto che il governo non abbia previsto una politica adeguata per impedire l’aumento dei prezzi?
Su questo hai assolutamente ragione, ma sui divari che si sono formati successivamente (differenziali di inflazione dal 2003-2004 in poi tra paesi del centro e della periferia), la colpa è delle regole europee (es. inflation targeting a senso unico, che sanziona chi supera il target ma non chi sta sempre al di sotto, libera circolazione di capitali che esporta capitali dalla Germania a gonfiare una bolla immobiliare in spagna o a dare credito al consumo troppo facilmente in Grecia) e di come sono state applicate o disapplicate, ma anche dell'Euro, che ha permesso questo e ha tolto i cambi dalla partita.
Per quanto riguarda il resto, che uscire dall'Euro sistemi tutti i nostri problemi non credo lo pensi nessuno, che sia un passo fondamentale per poter risolvere i nostri problemi, invece sì, e ne sono sempre più convinto anche io.
Il resto non è questione di soluzione semplice o difficile, o di difficoltà tra uscire e aggiustare, è questione di volontà politica, per "aggiustare" l'Europa, si dovrebbero introdurre massicci trasferimenti, rivedere molte regole (e farle rispettare da tutti)e fare sì che sia il centro a raggiungere al rialzo gli altri con una maggiore inflazione (e non gli altri a raggiungerlo al ribasso con l'austerity e i tagli ai salari), tutte cose politicamente impresentabili nei paesi del centro (Germania in testa); a questo si aggiungono un paio di altre cose: l'uscita è l'unica decisione che si possa prendere unilaterlamente, senza dover aspettare e sperare nella politica tedesca; se anche si facesse quel che scrivevo sopra, probabilmente ci troveremmo ad essere "calabrizzati" (come diceva Borghi), cioè a non essere concorrenziali sul mercato e ad essere mantenuti da trasferimenti solo per comprare prodotti tedeschi, cosa che a me piacerebbe comunque poco.
Di economisti euroscettici se ne trovano un sacco, io parto sempre da Bagnai (che è anche un ottimo divulgatore, ma prima di tutto è professore di politica economica e ricercatore su economie in via di sviluppo e crisi da debito estero e ha scritto sulla crisi europea http://www.itf.org.ar/pdf/documentos/87_2012.pdf) ma si sono espressi sull'argomento anche Krugman (http://www.nber.org/chapters/c12759.pdf), Stiglitz (non trovo niente di tecnico ma ci sono un sacco di interviste), De Grauwe e tanti altri. Addirittura Blanchard sta mettendo in dubbio il principio delle banche centrali indipendenti e se una critica del genere viene da i vertici dell'IMF possiamo dire che sta cadendo un dogma e, probabilmente, finendo un'era (buia secondo me) dell'economia, cioè proprio quella della Reaganomics.]]>
2013-04-03 11:15:27 VaderII:
2013-04-03 11:15:27 Enzo: As a result of recent information about your credit track record immediately accessible for the persons, you choose to borrow money from. Moreover, you will be conscious of of that if your credits information look below perfect, you may probably not all the time get the mortgage that you may want to have.
2013-04-03 11:15:27 Lore:
2013-04-03 11:15:27 Cacavale: With the current economic situation, building a house is expensive but on the other hand it is worth since one gets rid of paying rent from time t time.